Buone feste e tanta Gioia.
E’ qui…
Si, è qui come il primo giorno,
quando nella più grande umiltà
e povertà, si è manifestato
al mondo intero, come colui
che, inviato a costruire amore e pace,
non è stato accolto,
ed è nato in una stalla.
Oggi, come allora, è riconosciuto e accolto,
da quei pochi che attendono
una parola nuova di conforto.
Il Signore di tutto, non ha trovato
altro luogo per i suoi natali.
Testimoni di questo avvenimento, due
semplici e sante creature,
scelte e preparate dall’alto,
a loro infatti si è affidato, infante.
E due giumenti, all’oscuro
di questo grande evento.
La prima parola di conforto,
se così possiamo dirla,
è stato il suo primo vagito,
che ha, nello stesso tempo, rassicurato
il cuore dei genitori e quindi
di coloro che ora lo accolgono.
E’ qui, ancora in mezzo a noi,
e sono passati secoli, ma non
può allontanarsi, non vuole
abbandonarci,
ha bisogno di noi,
come noi abbiamo bisogno
di lui.
Non dobbiamo affaticarci nel cercarlo,
non è nascosto,
non è lontano
è già in noi, e chiede
al nostro cuore
di pulsare come il suo e,
insieme al suo.
Solo così
sarà ancora Natale!
Natale
Tu conosci il perché
di questo augurio,
già da secoli è ripetuto
e non invano,
per richiamare l’uomo
che nelle difficoltà
si dibatte per trovare
la vera luce.
Or la luce a noi è data,
ma ad una condizione,
che il cuore sia aperto
ad incontrare l’Amore,
che nel Piccolo
a noi è consegnato.
Tu questo ora lo puoi capire,
ed anche riverire, ma solo con
un cuore rinnovato, per
accogliere Colui che a te è donato.
Natale è accoglierlo,
in tutte le persone
che ti chiedono amore,
e tu sai cos’è.
In questo nuovo anno,
non tardare,
avvicinati a lui in semplicità,
e con altrettanta umiltà,
perché
il suo amore, a te darà.
Davanti al presepe,
contempla nel Bambinello
il grande
amore del Padre.