la “ PAROLA ”
Quando Dio parla, non dice qualcosa,
ma “ fa “ qualcosa.
Dio parla, e subito ogni cosa si realizza.
Quando Dio dice: “sia la luce”
non la crea semplicemente,
essa subito si manifesta.
Luce è lo stesso dire di Dio,
luce è la Parola.
L’ascolto della Parola è il
vero nutrimento, alla fede e alla vita,
per coloro che credono in Dio e
lo celebrano.
La Parola di Dio è un canto a più voci,
entro la storia e con più annunciatori.
L’accoglienza della Parola ascoltata,
è accoglienza di un dono della vita e dell’amore
di Dio, essa realizza ciò che promette.
La Parola fa l’uomo, lo consola,
lo nutre e lo rafforza nel suo essere
e lo rinnova.
La Parola dona la vita: “se tu non mi parli,
io sono come colui che scende nella fossa”,
e questo perché non solo dalla Parola
noi proveniamo, ma la stessa
assicura che non sia interrotta.
La Parola ci fa vivere come un respiro.
Ascoltare la Parola è vero atto di culto,
chi crede, spera e ama la Parola
si lascia illuminare da Lui,
e domanda che sia proprio Lui ad
indicare la vera strada della vita.
L’unica Parola che da sempre e per sempre
Dio pronunzia, è il nome di Gesù.
Infatti, non c’è nome
al di sopra di esso e, sotto di esso,
ogni ginocchio si piega.
Da questo nome, pronunziato dalla Misericordia,
dipende la vita e il sostentamento
di ogni essere.
Dio ha squarciato le tenebre del nulla
e ha fatto venire alla luce
tutto quello che esiste.
LA LUCE DELLA GRAZIA
Anticamente,
quando il tempo era tranquillo
e gli uomini erano in pace,
è finalmente nata
la Grazia della Luce
che è poi la Luce della Grazia.
Ora noi sappiamo che Luce e Grazia
erano presenti nel mondo,
ma non erano conosciute,
perché ancora nessuno
le aveva apertamente manifestate.
Ma grande era il desiderio in loro
di farsi conoscere,
quando nel profondo della notte,
il mondo ha sentito
e visto la Grazia:
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli,
e pace agli uomini che ama”
e una luce grandiosa
ha invitato i piccoli ad incontrarla.
Grande fu la gioia di tutti,
anche di coloro che venivano
da lontano con doni; tutti
hanno visto la Luce, che li accompagnava,
fermarsi
là, dove era nata la GRAZIA,
che donava una gioia immensa.
Qui offrirono i loro doni,
segno di una fede nuova e viva
che, mentre li accompagnava,
cresceva nei loro cuori.
E’ la Luce della Grazia,
perché il dono della Grazia
ci ha chiamati a riconoscerci
figli di Dio,
illuminati nel cuore,
per vederlo sempre
con nuovi occhi e per amarlo.
Auguri.
DALL’ALTO…
Da tempo il Padre
mi ha mandato
in mezzo a voi e
per la vostra salvezza.
Nel tempo del mio natale
sono stato posto nel presepe,
in una mangiatoia,
perché per noi
non c’era posto in casa,
e così all’aperto tutti potevano
vedermi e commuoversi
per la mia situazione.
Ma tu, mi hai strappato via
da questo luogo,
dove, Maria e Giuseppe
mi custodivano con amore e
dove l’asino e il bue
mi riscaldavano col loro fiato.
Ora tu, mi hai messo al bando,
da casa tua, dal tuo cuore, e questo
penso solo per ignoranza
o perché indifferente,
e anche per quella
tua mania che non
hai mai voluto accusare
e curare.
Se ti fossi avvicinato
a me in umiltà, e sussurrato
qualcosa del genere,
Io ti avrei detto:
fermati e prega
per tutti gli uomini
piccoli e grandi.
Ora invece molti mi hanno
sostituito, per colpa tua
con un nuovo idolo,
e non sono più IO, il Signore.
Ora aspetto che Tu
mi riporti
nella mangiatoia
ma soprattutto nel tuo cuore.