Il NOSTRO PRESEPIO
Questa parola da tutti conosciuta
ed anche tanto amata,
ti ricorda infatti una gioia
annunziata or secoli fa
a povera gente e per tutte le genti.
C’è chi lo prepara, come a Greccio,
con grande semplicità
per ricordare l’originalità
dell’avvenimento,
e chi invece lo modella
con novità e grandezza
distruggendo spesso la novità
dell’annuncio che vuol consegnare
alla posterità.
Ora noi vogliamo leggere
in questo piccolo paesaggio
l’essenzialità.
Poche casette e tanta povertà,
qualche pianta ed erbe,
in novità per gli armenti
compagni della fatica dell’uomo,
qualche stalla o rifugio
dove uomini e bestie
si riparavano nel tempo
dalle asperità.
Ed è proprio in una di queste
che nasce e trova rifugio
il Re dei re, il figlio
del Dio Altissimo,
fatto carne come uno di noi,
Luce per il
mondo, venuta a rischiarare
la nostra cecità,
e si è posata su quella stalla
per significare la sua
Umiltà condivisa con noi tutti,
e per trasformarci in novità
di vita nella sua vita.
Presepe, anche se piccolo paesaggio,
sei un grande annuncio
di amore che porti a noi
col Piccolo di Betlemme.
Davanti al presepe
Non basta contemplare
il grande Mistero di questa nascita,
ma è doveroso
meravigliarsi e stupirsi
davanti a così grande dono:
“un amore offerto”,
anche se non meritato,
da colui che “ Amore “
si fa piccolo e uno di noi,
per vivere con noi.
Accogliamo con cuore aperto
la gioia offertaci,
e rispondiamo con la vita
al sorriso del Bambinello,
è la nostra Pace.
Auguri di Buon Natale.