5 Capitolo. NON PIU’ SERVI MA AMICI
L’amore è il progetto di vita proposto da Gesù, lui ci invita a
seguirlo offrendoci il dono del suo Spirito. Nell’adolescenza
l’amicizia diventa un’esperienza profonda e impegnativa, cerchiamo
qualcuno con cui confidarci e condividere ideali. Quando a volte sorge
incertezza, dobbiamo evitare di fronteggiarci, ma aprirci al dialogo
per fare insieme un cammino nuovo. Ciò lo possiamo imparare alla
scuola di Gesù. L’amicizia si presenta come un modello di valori più
ricercati che plasmano la vita delle persone. Gesù si presenta sempre
come vero amico, il primo e, come tale anche il più esigente, ci vuole
solo per se, ciò è per il nostro vero bene.

Un bene che non ha prezzo. N. 1
Il vero amico è messo al corrente di tutte le cose: Gv 15,15. La gente
s’incontra per condividere momenti d’amicizia e di festa, per lavoro o
affari di vario genere, questo scambio di cose è motivo di comunione e
di dialogo perché l’uomo è fatto di relazioni, così come le strade che
collegano le nostre città ci dicono il desiderio di vincere le
distanze perché l’uomo vuole mettere tutto in comune. Fede, religione
e vincoli di sangue sono interessi con i quali ci sosteniamo a vicenda
per una crescita insieme. Spesso diamo poco conto all’importanza della
vera amicizia, che riaffiora soltanto quando un doloroso distacco ci
separa da una persona cara, solo allora prendiamo coscienza del valore
della persona che ci lascia. La Scrittura annuncia:”chi trova un amico
trova un tesoro”, spesso però una parola o un gesto sono sufficienti
per ferire o troncare un’amicizia. E così non dura a lungo, è vera
amicizia? La vera amicizia ci proviene da Dio in Gesù, la sua
attenzione per i piccoli, i poveri, i malati, i dimenticati e il suo
rimanere solidale con la nostra debolezza attraverso la sua morte.

Venite alla festa.
Anche se ripetiamo che non ne siamo degni, sarà ugualmente beato chi
parteciperà alla Cena del Signore. Spesso Gesù rivolgeva
l’invito:”vieni e seguimi” alla gente che incontrava e questi, o
accoglievano o respingevano l’invito stesso. Matteo e Zaccheo non se
lo fanno ripetere due volte, lasciate le proprie cose lo seguono,
oltretutto il secondo voleva soltanto vedere il Signore. Ancora oggi
l’invito è rivolto a molti, e non sempre c’è accoglienza, ma tante
sono le scuse per non aderire a lui. Lc 14,16-24.  Senz’altro gli
interessi del mondo sono più accalappianti dell’invito di Cristo. La
vera fede nel suo nome favorisce l’accoglienza dell’invito che è
preludio a partecipare al banchetto nuovo.

Un grande ideale.
E’ Cristo che c’insegna a compiere la volontà del Padre. La vita
dell’uomo non si può realizzare senza ideali perché deve dare senso al
perché del suo esserci. Parliamo spesso di libertà, democrazia,
giustizia e pace, ma ci accorgiamo che non siamo capaci di fare nulla
di nuovo, ci rendiamo conto che non possiamo vivere solo per
divertirci e neppure che la nostra vita è fatta solo per accumulare
ricchezze, in quanto poi tutto passa e le ricchezze svaniscono nelle
tasche degli altri. Gesù ci insegna a compiere la volontà del Padre
per la piena realizzazione dell’uomo, mettendoci in servizio,
attraverso una carità d’accoglienza reciproca in un dialogo
costruttivo che ci conduca a compiere opere valide di solidarietà per
i fratelli.

Con tutto il cuore.
E’ questo il comandamento di base:AMA IL SIGNORE CON TUTTO IL CUORE…e
il prossimo tuo come te stesso. Ci accorgiamo ogni giorno che le
parole di moda sono destinate a scomparire. Capita spesso che la
parola amore rischia anche questo fallimento perché molti ne parlano,
ma male, (canzoni, film, romanzi e anche molti giovani senza impegno)
non ne capiscono il vero valore. In Gesù e nel suo Vangelo lo troviamo
il vero significato di questa parola, perché lui non ne ha parlato
semplicemente, ma lo ha dimostrato con la dedizione della sua vita per
gli altri rivelando in ultimo il vero volto del Padre. Lc 10,25-28.
Amare con tutta l’anima e le forze, significa amare con tutta la
propria vita come ha fatto Gesù che si è donato senza riserve fino
all’ultimo respiro.
Senza mai voltarsi indietro.
A causa della nostra fragilità è sempre difficile prendere delle
decisioni e mantenerle. Signore ti seguirò, lc 9,57.  Si vorrebbe
provare tutto, con la possibilità di cambiare rotta a piacimento per
gustare i vantaggi del momento senza però rischiare in maniera
definitiva. Quando si tratta delle cose di Dio, o fatte nel suo nome,
Gesù ci mette in guardia dicendoci che non è possibile avere
incertezze. Il fatto lo si capisce perché noi non possiamo avere due
padroni, o serviamo l’uno e odiamo l’altro. Lc 16,13. La chiamata di
Gesù non permette remore: “SEGUIMI” non possiamo quindi rimanere
esitanti a questo invito, anche perché aggiunge:”nessuno che ha messo
mano all’aratro e si volge indietro è fatto per il Regno dei cieli” .
Lc 9,57-62. Non c’è posto per le scuse, non si può rimandare la nostra
risposta ad altro tempo, quando Gesù chiama è perché ha bisogno di noi
e lo fa per la nostra gioia.

DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

OROSCOPO di vita Scout

  clicca l'icona!!!!!!!!!!!!!!

Oroscopo di Vita Scout.pps
Presentazione Microsoft Power Point 5.8 MB

W gli Scouts

Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..