Mai nessuno ha parlato come Lui. N. 2
Gesù presenta il regno di Dio come una realtà nuova e misteriosa, questo attraverso immagini e parabole. Ne parla con semplicità e autorità insieme, Lui solo conosce i misteri di Dio e conosce bene anche gli uomini; per questo propone a tutti la conversione al  Regno. Mc 4,1-3.30-34.
Racconta che il Regno di Dio è come un granellino di senape, così piccolo che diventa una pianta dove gli uccellini possono trovare
rifugio. E’ molto chiaro il suo linguaggio, ma la sua parola non è accolta da tutti, perché ci sono molte incomprensioni intorno a lui. I
suoi discepoli lo ascoltano con tanta fiducia, a loro confida i suoi insegnamenti. La novità del Regno cresce rapidamente attraverso loro.

Mai visto nulla di nuovo.
Chi accoglie Gesù si apre la via della salvezza ed ottiene la vittoria sul peccato e sulla morte. Molti infatti lo acclamano profeta potente in parole e opere. Ciò che annuncia attraverso la parola, subito si realizza. – Trasforma chi lo accoglie con fede. – E’ parola potente come quella di Dio che ha creato il mondo. Mc 1, 23-27 - Mc 1,40-41 –
Mc 2,11 – Mc 3,39-40. Tutti si meravigliano che ad ogni suo intervento l’ammalato o la natura stessa ritornano allo stato iniziale. Gesù opera a favore dell’uomo, è venuto a liberarci, dice la gente, Lui guarisce tutti. Mc 5,21-24. Le opere di Gesù confermano quindi che Dio sta costruendo il Regno promesso. L’amore del Padre irrompe nella storia e s’innaugura un mondo nuovo.

Gesù è venuto per tutti gli uomini.
Gesù sta volentieri con i peccatori, parla e pranza con loro. Questo modo di fare serve per provocarli e riportarli sulla retta via. Scribi
e Farisei, contestano questo suo modo di comportarsi ma lui risponde:
- non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori. – Addirittura chiama proprio i suoi discepoli tra i peccatori, per esempio Levi, che lasciato il banco delle imposte segue Gesù. Mc 2,13-17.  

Gesù conosce il cuore di ciascuno e sa chi può rispondere al suo invito. Mc 3,13.
Coloro che sono scelti a portare il Vangelo, sono invitati da lui ad abbandonare ogni cosa per essere liberi per la missione affidata. Mc 3,13-19. Il Regno di Dio è sempre più vicino e l’uomo attende che l’egoismo, la violenza, il peccato scompaiano e che si realizzi
l’opera di Dio: la Pace.

Gesù è il figlio di Dio / pareri contrastanti.
Cristo rivela pienamente se stesso soltanto nella sua Pasqua di morte e risurrezione. Non può essere capito pienamente perché l’uomo si è fatto del Messia una sua propria immagine.
 Molti lo chiamano soltanto profeta, chi sobillatore e chi rimane indifferente al suo messaggio che vuole cambiare il cuore dell’uomo.
Molti complottano contro di lui per farlo morire. Mc 3,6.
Anche alcuni dei suoi discepoli lo dicono fuori di testa e lo abbandonano; altri lo dicono addirittura indemoniato. Mc 3,21-22.
Tanto che a Gerasa lo invitano a lasciare il territorio pur avendo liberato un uomo dal demonio. Tutti si mettono contro di lui, Erode
che aveva fatto decapitare il Battista, ora teme anche lui la potenza di Gesù. A Nazareth è addirittura rifiutato. Mc 6,1-6, sebbene vi
abbia abitato per trent’anni ed era ben conosciuto. Sempre si rinnova la domanda:ma chi è costui?
L’opposizione contro Gesù si fa sempre più sentire, e ancora oggi sul suo conto si danno pareri contrastanti, perché? Senz’altro Gesù e il suo messaggio non è ancora abbastanza conosciuto.
Perché giudicarlo senza conoscerlo? –

Parole sconvolgenti.
Gesù è consapevole di questa situazione d’incertezza e di rifiuto che vi è intorno alla sua persona, tanto che domanda ai suoi lungo il cammino: “la gente chi dice che io sia?” Le risposte sono tante e inesatte: Pietro stesso ne propone una senza capirne però il senso e dice: “Tu sei il Cristo”. Mc 8,27-30.  

Certamente Gesù non può realizzare la sua missione di salvezza se non è conosciuto e accolto. Nessuno dei suoi ne è al corrente, ma il Messia dovrà molto soffrire, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. Perché si realizzi questa missione di
salvezza, Gesù desidera ardentemente andare verso Gerusalemme, qui si compirà l’obbedienza al Padre. Mc 10,33-34.
Chi spenderà la sua vita con Cristo, comprenderà il mistero della sua persona, ecco perché rivolto ai suoi dice: “Se qualcuno vuol venire dietro a me prenda la sua croce…”.
Prendere la croce poi equivale a perdere la propria vita per Cristo.
Gesù è il Messia che ha scelto di vivere l’obbedienza e la fedeltà totale al Padre, anche se sembra andare incontro all’insuccesso e alla morte.

Verso la croce.
La Pasqua ebraica è vicina (Dt 16,1-8) la città è tutta in festa, ogni famiglia è pronta per la cena che ricorda la liberazione dalla
schiavitù dell’Egitto. Anche Gesù è giunto in tempo a Gerusalemme per la Pasqua, è con i suoi discepoli, come capofamiglia di questo gruppo spetta a Lui presiedere e pronunciare la benedizione, mentre mangiano, prese il pane e poi il vino, li benedisse e poi li consegnò ai suoi dicendo che erano il suo corpo e il suo sangue dato per la salvezza del mondo, e aggiunse di fare ciò in sua memoria per sempre. Mc 14,22-25.
Questa memoria è celebrata nelle notte stessa che viene tradito
proprio da uno dei suoi; sarà dato in mano ai peccatori. Gesù si offre volontariamente e porta il legno della croce, il peso del peccato del mondo per sconfiggere il peccato stesso. La nuova Pasqua è ora passaggio dalla morte alla vita, - liberazione dal peccato e inizio della nuova Alleanza tra Dio e gli uomini -.

L’ora della verità.
Soltanto fuori del Cenacolo si conosce la verità su ciò che si sta annunciando sulla vita di Gesù. Viene subito arrestato nel luogo dove solitamente si ritirava in preghiera, mentre i suoi dormono per la stanchezza. Viene processato davanti al Sommo sacerdote, ma sebbene risulti innocente su tutti i capi d’accusa, viene consegnato alle
guardie. Mc 1 61-64.
- Dichiarandosi figlio di Dio, lui firma la sua condanna.
- La sua regalità risplende nel momento più impensato, quando solo e indifeso è condannato a morte.

E’ veramente figlio di Dio.
Pilato, governatore romano, lo riconosce innocente, ma non può liberarlo per non essere a sua volta accusato di agire contro
l’interesse dei romani. Oltretutto tutti gli gridano dietro:
CROCIFIGGILO, così lo consegna alle guardie perché sia crocifisso.
Tutti lo insultano e si fanno beffe di lui, per di più i suoi lo abbandonano.
Gesù con grande dignità accetta l’ingiusta condanna e rivolge al Padre una preghiera per avere coraggio.
Gesù muore crocifisso alla croce, il Centurione ne rimarrà meravigliato per tanta dignità e forza d’animo che esclama: Quest’uomo è veramente figlio di Dio. Mc 15,33-39.
La passione di Gesù mostra quanto amore ha Dio per noi e nello stesso tempo sconfigge il peccato e l’ingiustizia.

Gesù, il Cristo è vivente.
Passato il sabato, il primo giorno della settimana, che noi oggi diciamo domenica, il SEPOLCRO è vuoto. Le donne che erano salite per le preghiere di rito e per la sistemazione del luogo, non c’era tempo
infatti quella sera del venerdì, lo trovano addirittura aperto e ugualmente in ordine, nessuno vi era ancora entrato, cos’era successo?
A – L’angelo le incoraggia e le invia a portare la lieta notizia della risurrezione agli apostoli. Mc 16,6-8.
B – Certamente questa risurrezione sconvolge i nostri ragionamenti,
non si è abituati a questi avvenimenti. Se Gesù non fosse risorto la nostra fede sarebbe nulla. Ora la strada della coce fatta da Gesù ci illumina: attravrso la roce si arriva al trionfo.
C – Come il chicco caduto in terra muore, produce frutto, così è della croce di Cristo.
D – Gesù ci chiama a seguirlo, nella comunità cristiana scopriamo il nostro obbedire al Padre per rimanergli fedeli per sempre.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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