1 - Cantico delle creature – Laudato sii o mi Signore.

Nessuno è solo, questa è una grande verità.

Nessuno infatti nasce solo, subito sente e poi col tempo riconoscerà la voce e vede il volto della mamma e del padre e di tanti altri che gli girano intorno per motivi di crescita, di studio e di lavoro, di preghiera e d’amicizia.

Anche fratello Sole, che sebbene stia in alto, ed è bene così, altrimenti ci arrostirebbe, non è solo, da lassù vede e interagisce con tutte le creature che gli girano intorno.

Lui le illumina, le riscalda e a molte permette di svilupparsi, di nascere e di produrre frutto che poi distribuirà come nutrimento a tutte quelle creature che hanno bisogno di nutrirsi, come l’uomo, gli animali del mare, del cielo e della terra.

Ora se nessuno è solo, ciascuno di noi è invitato a non chiudersi nel suo guscio, ma ad aprirsi e a collaborare in tutto on tutti, a prestare quell’attenzione alle esigenze dell’altro, come noi desideriamo che altri ugualmente l’abbiano nei nostri riguardi.

Discussioni: sono diverse le attenzioni dei genitori, dei maestri, dei capi scout, dei nostri compagni, degli adulti, dei formatori sportivi o musicali e anche di Dio?

Dal Vangelo - Io sono la luce del mondo: Voi siete luce e sale del mondo.

2 – Chiamati ad amare.

Oggi, come tutti i giorni, vogliamo ringraziare il Signore perché ci ha donato qualcosa che gli appartiene; Lui è amore, e non è geloso delle sue qualità, tanto è vero che ce le partecipa. Ogni creatura intelligente sente il bisogno di amare e di essere corrisposto. Tutte le sue creature le ha offerte per ed a nostro servizio, il sole che illumina il giorno e riscalda e ancora permette con la sua luce all’uomo di lavorare, studiare, cantare e giocare, e la luna che con il suo chiarore notturno ci permette ancora la possibilità di tante cose. La luna riflette il chiarore del sole con minore intensità, lei è innamorata del sole e vuol tenere tutto per se e offre quel tanto che ci da la possibilità di innamorarci del creato e anche del Creatore, e col nostro crescere, di instaurare un vero rapporto di amicizia che cresce tanto fino a diventare amore tra due persone, per poi vivere e condividere tutta la vita di un amore pieno, cioè con lo stesso amore di Dio che si fa dono per farsi conoscere nella persona di Gesù. Così l’uomo e la donna, diventati sposi, si fanno conoscere col donare alla società i propri figli per il bene stesso dell’umanità perché non si esaurisca ma continui l’opera della conservazione di tutto il creato.

Discussione: Come può nascere l’amicizia in una persona superba?

Di cosa ha bisogno la vera amicizia – forse lealtà, coraggio, umiltà o piuttosto falsità, inganni, cattiverie e gelosie?

Da dove può nascere – dallo stesso interesse nello studio, nel gioco, perché amici di famiglia o anche di fede, oppure perché pigri in tutto, cattivi con gli altri e capaci di nulla.?

Dal Vangelo – Amatevi come Io vi ho amato.    

3 – Un dono per la nostra vita.

Altro grande dono che il Signore ci ha offerto e che dobbiamo difendere e non sciupare è l’acqua.

E’ un dono che noi usiamo tutti i giorni, e guai a noi se non lo troviamo nelle nostre città, nelle nostre case e anche al campo, è l’acqua: tutte le mattino è a nostra disposizione per lavarci e svegliarci dal sonno, con l’acqua ci dissetiamo, prepariamo il nostro mangiare, possiamo tenere puliti i nostri ambienti, i nostri attrezzi come la gavetta e le posate, i nostri vestiti che spesso dobbiamo mutare = cambiare, come le mutande ( = cambiare) ogni giorno.

L’acqua la usiamo nei nostri orti e nei giardini e per tenere pulite le nostre strade.

Ci serve per impastare il cemento per costruire le nostre abitazioni, serve ai pittori e agli imbianchini, nelle fabbriche di ogni genere. E’ un dono di cui non possiamo proprio farne a meno. Ci permettiamo di rallegrarci e di svagarci dove come nel mare e nei laghi si trova in abbondanza e così nei fiumi. E’ per questo che il nostro ringraziamento vuole anche dire attenzione a non sciuparla e a non inquinarla con veleni che l’uomo costruisce continuamente a suo danno. Serve a tutti e in tutte le attività della vita umana.

Discussione: Quando e perché sciupo malamente l’acqua. Verrà presto un giorno, si dice, che gli uomini si faranno guerra per avere l’acqua, quale proposito riesco a comporre nel mio cuore?

Dal Vangelo – Io sono l’acqua viva, chi ha sete venga a me e beva.

4 – Le stelle, dicono ancora la grandezza e bellezza del nostro Dio.

Certamente vi è già capitato a tarda sera di contemplare la bellezza del cielo, quante stelle, sono tutte belle grandi e piccole, ma non hanno la stessa lucentezza, l’uomo ha provato a dare a ciascuna un nome, ma è difficile riconoscerle tutte, e non hanno la stessa luce. Alcune poi sono concatenate tra di loro che ci permettono di scoprirne dei disegni, e di leggerli come il carro maggiore e il carro minore. Alcune di queste si accendono prima delle altre e si spengono a giorno fatto. Ma tutte scompaiono appena spunta la luce del sole, il suo chiarore le confonde nella sua stessa luce, ma ci sono sempre e hanno un loro proprio movimento, come anche la terra si muove con un suo particolare ordinamento e noi non ce ne accorgiamo. Quando vediamo un cielo stellato noi diciamo subito e solo: che bello, e non aggiungiamo altro, in quel bello c’è tutta la nostra conoscenza e approvazione. Quando la sera il cielo è stellato, sia in primavera, estate e anche d’autunno, il contadino non ha nulla da temere, ma se è così d’inverno è triste, perché nella notte può gelare ogni cosa della fatica dell’uomo, sia verdura che fiori. E la fatica dell’uomo è stata inutile, la bellezza porta ancora disperazione.

Discussione: La bellezza del creato ci chiede di essere vigilanti per non perdere tutta la fatica del nostro lavoro. Le ricchezze del mondo spesse volte impediscono di conoscere le bellezze dell’animo del nostro prossimo.

Dal Vangelo – Guardate gli uccelli del cielo, non lavorano, eppure trovano il loro cibo per sfamarsi, o uomini di poca fede.

5 – Da dove viene, è la nostra domanda.

Noi conosciamo la forza del vento, ma non sappiamo da dove viene, lui porta sia il caldo che il freddo e anche quella piacevole brezza che da tanto sollievo in città nelle giornate afose. Il vento mantiene l’aria pulita delle nostre città, raccoglie le foglie e le nasconde in luoghi al riparo, asciuga la nostra biancheria stesa ai balconi e sulle terrazze. Anche fratello vento, così come lo chiamava Francesco di Assisi, è un dono tra i tanti della natura, e anche questo ha i suoi pregi e i suoi misfatti, basta pensare il soffiare nelle vele delle navi e all’opposto diventa distruzione di tutto ciò che incontra sul suo cammino, il suo nome qui cambia in tornado, tifone, monsoni e trombe d’aria che spesso vediamo anche al largo sui nostri mari. Ora dobbiamo ricordare che i doni della natura manifestano sempre il lato buono e per motivi della colpa dell’uomo si presentano negativi. L’intelligenza dell’uomo spesso costruisce cose e abitudini che nuociono all’uomo stesso. Noi vogliamo con Francesco lodare fratello vento per tutto quello che di buono e bello è per noi, e vogliamo imparare a usare bene tutte le forze della natura e i vari doni e scoperte unicamente per il bene.

Discussione: le armi nucleari, i gas che sprigionano le nostre macchine e i nostri stabilimenti, i veleni che produciamo e usiamo nelle campagne sono forse un vero bene? Forse non ci accorgiamo che ci arricchiamo uccidendo e uccidendoci.

6 – Lodare, per sorella madre terra.

I nostri piedi posano per terra, ma non sempre le nostre idee sono tali da dire che c’è fondamento per un bel vivere. Ora se i nostri piedi posano, i nostri occhi dovrebbero gioire per la bellezza dei fiori e la bontà dei frutti, la gioia nel contemplare la bellezza dei monti e dei mari e tante altre cose che scopriamo. Come è bello trovarci in mezzo alla natura e scoprire cose che in città non si trovano, distanti dai rumori cittadini, e dalla confusione assordante della televisione e confusa dei compiuter. Il Signore che ama veramente le sue creature, ha provveduto per tutti la terra quale luogo adatto per la nostra vita, arricchendolo di panorami meravigliosi. Pensate gli spazi che vedono gli uccelli che noi non possiamo neppure immaginare, loro conoscono le varie traiettorie per i loro spostamenti senza avere la bussola, si ritrovano nello stesso luogo per nidificare, e cambiano luogo secondo le stagioni a loro favorevoli. Pensate agli animali che come noi vivono sulla terra, trovano il loro nutrimento, senza faticare, hanno i loro rifugi e spazi per il loro letargo, e le sorgenti e i pascoli dove nutrirsi. Ora anche l’uomo ha tutto quello che gli è necessario, ma non è mai contento ed è sempre in lotta con tutto e con tutti, l’egoismo è la sua peggiore malattia che non ha medicine valide se non l’umiltà, ma è anche un grande pelandrone.

Anche se il Signore gli ha dato il dominio su tutte le cose perché lo eserciti per una continua fioritura, lui nel suo egoismo vuole possedere senza operare, non sa ne lodare e neppure ringraziare.

Discussione: il ringraziamento è preghiera rivolta al Signore, come mai spesso l’uomo si dimentica di dire il suo grazie? Perché si ricorda di pregare solo nel bisogno? Quella è vera preghiera o è un tentare il Signore? Se Dio c’è, lui è sempre presente anche nel tempo delle vacanze e del benessere, perché …

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