Da non dimenticare

Gesù, detto il Cristo, il figlio di Maria, è il figlio di Dio. ( il consacrato ).

Visse 33 anni circa. Non aveva un preciso domicilio, né lo voleva. Lavorò come falegname con Giuseppe,suo padre putativo, per molti anni nel suo paese di Nazareth.

Gli ultimi tre anni di vita li dedicò a fare del bene alla gente.

Non sappiamo quale scuola abbia frequentato, ma la gente lo chiamava MAESTRO.

Statura normale, capelli lunghi, ma questi dati per lui e per molti non hanno importanza.

“ Dai frutti si conosce l’identità delle persone”, così si diceva.

Si dichiarava Figlio di Dio.

Si occupava degli uomini, e stava volentieri con la gente del popolo.

L’AMORE era la sua unica ragione per Morire.

La gente diceva che aveva qualche cosa di speciale: un potere per conquistarsi la fiducia di molti.

Qualcuno assicura che quando morì, un soldato disse: “veramente Costui era Figlio di Dio”.

Per il popolo è un uomo che disapprova le leggi, quando queste uccidono lo spirito e disprezzano l’uomo.

Egli riconosce una sola legge: quella dell’amore.

E’ un uomo molto impegnato nel suo insegnare e sostiene che ci sono molte cose da cambiare nel mondo.

Affronta gli ipocriti (giudei e farisei) per la fedeltà al suo progetto, perciò molti lo abbandonano.

E’ coerente nei suoi principi e va fino in fondo:

AMA FINO A DARE LA VITA.

E’ un uomo perseguitato e contestato: non convince tutti.

Lo accusano di essere un mangiatore e un bevitore, amico dei peccatori, un rivoluzionario nelle sue idee e proposte, un sobillatore di masse, un agitatore e, quindi, pericoloso.  

Vive la condizione di un uomo

Perseguitato.

Deve nascondersi, fuggire.

Decidono di ucciderlo.

Malgrado il popolo stia dalla sua parte, lo condannano a morte.

Suo grande delitto è quello di essere il gran MAESTRO dell’AMORE.

Ama tutti, ma in modo speciale i peccatori, i poveri, i malati, gli ignoranti e i bambini.

La sua legge dell’AMORE non è un invito, ma un ordine preciso.

E’ una persona di un equilibrio ammirevole: in lui spiccano energia e soavità, prudenza e semplicità.

Soltanto una volta nel Tempio si inquietò.

Chiare sono le sue idee sulla giustizia.

Accetta la violenza quando questa è rivolta verso se stessi per correggersi e aiutare gli altri a cambiare le cose.

Non vincere, ma convincere.

La sua grande passione consisteva nel perdonare e ridonare fiducia.

Grande è il suo insegnamento: non giudicare e non sarai giudicato.

Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te.

Perdona e sarai perdonato.  

Insegna anche a pregare: “Padre nostro che sei nei cieli…”

Grande è il suo amore per gli uomini, che guarisce da varie malattie: dona la vista ai ciechi, fa sentire i sordi e parlare i muti, fa camminare gli storpi e, cosa mai vista, risuscita anche da morte.

Un giorno a Cana di Galilea, essendo venuto a mancare il vino, lo provvede facendo riempire d’acqua le brocche, tanto che tutti rimangono meravigliati. I suoi amici li trova tra i pescatori e i peccatori e con una sola parola, “seguimi”, li conquista per la sua opera.

Con coraggio si invita a cena in casa di peccatori, per poi portarli sulla retta via.

Prima della condanna a morte invita i suoi a una Cena tutta particolare;

qui si dona nel pane e nel vino come vero nutrimento e come segno eterno della sua presenza in mezzo a noi fino alla fine dei tempi.

E qui proclama un nuovo comandamento: “amatevi gli uni con gli altri, come io vi ho amato”.

Da questo momento attende che si realizzi in lui il progetto di salvezza che Dio aveva da sempre pensato. Accetta la morte con grande dignità.

Dalla croce offre il perdono e il paradiso al ladrone pentito; al suo posto offre alla Madre, quale figlio, il discepolo Giovanni e a lui sua Madre.

Invoca dal Padre il perdono per i suoi crocifissori e consegna morendo il suo spirito nelle mani del Padre.

Ma, come più volte aveva annunciato, il terzo giorno risorge da morte; la morte, infatti, non poteva avere ragione su di lui, Signore della vita e si manifesta ai suoi, perché prendano coscienza della sua nuova realtà.

La sera stessa della sua risurrezione, presentandosi ai discepoli nel Cenacolo, offre il suo primo dono: la Pace, lo Spirito Santo e la possibilità di perdonare i peccati.

Per più giorni si manifesta ai suoi

Apostoli, mangia con loro, ricorda molte cose precedentemente annunciate e li invia per il mondo intero a predicare la BUONA NOVELLA e a BATTEZZARE ogni uomo che incontreranno.

Poi sale al cielo.

Ora il suo segreto è svelato:

E’ UOMO e DIO, è

DIO CON NOI.

DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

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