Laudato sie mi Signore,
per sora acqua.

Così recita una lode all’Altissimo,
da parte del Poverello,
per manifestare la gratitudine del dono e
per la grandezza, l’utilità,
di questa creatura,
molto utile, umile, preziosa e casta.
Diversa è la bontà che realizza,
nell’uomo,
nelle creature e nell’anima.
Per l’uomo è mezzo di grande refrigerio,
lo disseta, è necessaria per la sua
vita d’ogni giorno e in tutte le attività
del suo operare.
Alle creature, la stessa goccia d’acqua
è generatrice di nuove erbe e di animali,
si manifesta a tutte con la stessa natura, ma,
produce effetti multiformi.
L’effetto e il beneficio cambia,
da pianta a pianta,
vedi il prodotto della vite,
dell’arancio, della mela
e di altre piante ed ancora di erbe.

L’acqua si adatta alle creature
che la ricevono e diventa dono
di cui abbisognano.
All’anima arreca un beneficio
ancora più grande,
da peccatrice, per conseguenza
del peccato iniziale,
la rende pura,
la rende capace a sua volta,
con il dono dello Spirito,
di essere fonte d’acqua zampillante,
e all’uomo che sa mantenerla integra,
offre il dono della figliolanza divina.
Laudato si’, mi Signore.
E’ veramente preziosa,
non va sciupata,
da questo grande dono, dipende
la vita di tutta l’umanità.